GIADA BIANCA LA PIETRA DELLA REALIZZAZIONE
VII CHAKRA – sistema monoclino
La giada è stata considerata per millenni, soprattutto in estremo oriente, un portafortuna.
Spinge l’individuo a realizzare se stesso, a considerarsi un essere di natura spirituale, ed a condurre la vita in modo indipendente.
Stimola la produzione di idee ed il dinamismo. Aiuta ad utilizzare i momenti di riposo per le proprie attività spirituali.
Questa pietra è impiegata per infondere le cinque principali virtù: coraggio, senso della giustizia e della carità, modestia e saggezza. Confucio diceva che la Giada rappresenta il ricordo, lo specchio dell’integrità anima-mente.
Stimola il mondo onirico e fantastico, permettendo alla saggezza interiore di emergere. Inoltre ha una funzione riequilibratrice, contrasta l’inerzia con l’attività, e l’eccitabilità con la calma.
Esistono due specie di Giada: la giadeide di colore verde intenso e la nefrite, meno preziosa, è più chiara, biancastra e a volte tendente al malva. La giada di color verde smeraldo, dovuto alla presenza di cromo, traslucida ai bordi, è la più preziosa e viene detta giada imperiale.
A livello fisico stimola l’attività renale, mantenendo nel giusto equilibrio acqua e Sali. Svolge anche una funzione stimolante sul sistema nervoso e sulle ghiandole surrenali, rendendo i riflessi particolarmente pronti.
Può essere portata addosso dal soggetto, o adagiata sul corpo. Per stimolare l’attività onirica si consiglia di porla a contatto con la mente.
Anello di giada bianca