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COME PURIFICARE E CARICARE LE PIETRE

COME PURIFICARE E RICARICARE LE PIETRE

I metodi per purificare le pietre sono molteplici, ma alcuni secondo me non molto sicuri per l’incolumità dei cristalli.                   

Qui espongo quelli che utilizzo io, e che, secondo me, sono alla portata di tutti e utilizzandoli possiamo stare tranquilli senza rischiare di rovinare le nostre amiche pietre.

Quello più semplice ma molto efficace è passarle sotto l’acqua corrente avendo l’intenzione di purificarle per qualche minuto.

Potete recitare anche una formula a voce alta dove chiedete all’ acqua e agli spiriti della natura di purificare il cristallo che avete in mano “dire il nome, per esempio ametista” e liberarlo da tutte le negatività che si trovano dentro, accanto e sopra la pietra, infine ringraziare sotto forma di coscienza planetaria.

Alcune pietre però non vogliono l’acqua diretta, come l’ambra, l’apofillite , l’azzurrite, la celestina, la malachite, il crisoprasio, la crisocolla, l’occhio di tigre, la selenite, lo zolfo, la pietersite, la pietra di luna, la pietra del sole e l’angelite.

Queste e tutte le altre si possono purificare con l’incenso, io utilizzo il Palo Santo. Assicuratevi quando lo acquistate che sia incenso puro e naturale al 100 %, altrimenti non ha effetto purificante, e non fa bene nemmeno alla persona.  

Basta accendere un bastoncino di questo incenso e passare il fumo su tutte le pietre. Il Palo Santo è un incenso usato proprio con lo scopo di contrastare le energie negative. Può essere utilizzato anche per purificare la casa.

Dopo averle purificate le pietre vanno ricaricate. Potete farlo semplicemente con una drusa di Ametista, di quarzo citrino o di cristallo di rocca.

Basta posizionare le pietre da caricare sopra e tenerle li da uno a tre giorni a seconda di quanto è stata utilizzata la pietra.

Altrimenti se non avete una drusa potete ricaricarle con i raggi lunari, la migliore è senza dubbio la fase di luna piena.

Mettetele in giardino o sul balcone quando la luna è ben visibile in cielo. Lasciatele così per tre giorni, ricordandovi comunque di toglierle quando torna il sole.

Molti minerali, in particolar modo i quarzi, non amano stare esposti ai raggi diretti del sole e potrebbero scolorirsi.

I quarzi potete anche immergerli in una bacinella trasparente colma d’acqua (attenzione ai cristalli che non possono essere messi a contatto con l’acqua: vedi sopra) ed esporre il tutto ai raggi lunari.                         

Luna e acqua sono in perfetta sintonia e tale trattamento non potrà che far bene alle pietre.

Il trattamento ideale dura tre giorni. Si parte da quello che precede il plenilunio a quello che lo segue.

Anche le druse è bene ogni tanto ricaricarle sotto i raggi lunari.

Per qualunque domanda o chiarimento potete contattarmi via mail o su whatsApp.

Grazie ?

 

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